Il laboratorio che andiamo qui a presentare prende origine dalle opere di Alighiero Boetti, soffermandosi sull'importanza della parola come medium artistico.
Rafael fa l'area, Omaggio a Boetti, lavoro di Rafael (II media) |
Che così l'Arte? Qual è il ruolo dell'artista? Cosa deve comunicare un'opera d'arte?
Son alcune domande che son state rivolte alla classe per stimolare una riflessione critica sul lavoro che si andrà a svolgere.
Siamo partiti dall'idea del formato quadrato, formato che spesso Boetti ha usato per i suoi arazzi.
Alighiero Boetti |
Alighiero Boetti |
Un riferimento ala storia lo si può fare facendo visionare un libro di Bruno Munari, il quadrato, edito da Corraini, in cui l'artista milanese indaga tutte le sfumature che questa forma geometrica ha avuto nell'Arte.
Bruno Munari, da Il quadrato, Corriaini edizioni |
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Ma oltre allo spazio di lavoro, l'opera d'arte ha bisogno di un linguaggio che sappia comunicare emozioni, sentimenti, idee e che rappresenti in modo originale e personale il proprio modo di rappresentare se stessi e il mondo che ci circonda. La parola diventa allora il medium adatto per poter dare un significato poetico a un pensiero, mentre i colori e le forme proprie dei font scelti diventano l'elemento visivo che possono rappresentare al meglio il pensiero.
Un altro punto di partenza è stato quello di far generare delle parole agli studenti partendo dalle lettere del loro nome e cognome. In questo modo la parola da loro ideata è fortemente legata alla loro persona. Il lavoro diventa così univoco e in qualche modo originale.
Per aiutarli a comporre la parola o la frase da inserire è oppurtuno far scrivere le lettere del loro nome e cognome in modo casuale e consequenziale: salssbraiabfeadron. In questo modo è più facile costruire l'anagramma
Il lavoro qui proposto di Rafael ha come composizione la frase "Rafael fa l'area", intendendo così il fatto che il suo nome - e quindi il suo essere - diventa l'elemento che va a riempire l'area del quadrato (lo spazio deputato alla creatività).
Altro lavoro è quello di Alice che scrive Alice sempre felice o di Beatrice che gioca col suo cognome, Tramuta, tramutando così il suo nome in attrice usando le lettere del nome e cognome: attraverso il processo creativo il mio nome cambia, così come il mio ruolo e posso diventare altro.
Lavoro di Alice III media), omaggio a Boetti, |
Lavoro di Alessandro (III media), omaggio a Boetti |
Gli obiettivi che gli studenti dovranno raggiungere saranno quelli di conoscere i diversi font, saper dividere il quadrato in una griglia che contenga le lettere specifiche, saper costruire un font capace di rendere dividere lo spazio in negativo/positivo (si veda qui alcune opere di Munari sul tema del quadrato).
Svilupperanno al competenza di saper elaborare in modo originale a creativo un concetto specifico partendo dalle lettere del loro nome e cognome, usando il linguaggio grafico e i relativi contrasti cromatici per dar forma a un elaborato univoco che metta al centro dell'opera il loro essere creativi.
CC Alessandro Fabbris - didatticadellarte
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