lunedì 7 dicembre 2015

Ritmo!



Ritmo!
Tra Matisse e Arman

Ritmo, elaborato ispirato alle opere di Arman
Elaborato eseguito a collage da una mia studentessa di II media

Che cos'è un ritmo visivo e come possiamo realizzarlo?
Un aiuto ci viene fornito dalla musica, disciplina con cui si può svolgere questo laboratorio in maniera trasversale.

Anzitutto è bene chiarire subito che un ritmo è una successione di elementi visivi disposti in modi più o meno regolari.
A generare il ritmo è proprio l'alternanza tra elemento visivo e spazio vuoto, così come nella musica il ritmo si ha ponendo in successione un suono con una pausa, più o meno breve, o con un altro tipo di suono.

I ritmi che si possono generare nel linguaggio visivo sono molteplici. A tal proposito rimandiamo a questa scheda 

"Il Ritmo in musica, nella poesia, nella danza è dato dal ripetersi regolare di un suono. Nel linguaggio visivo il ritmo è dato dal ripetersi di un elemento visivo che crea una sequenza di forme, pieni e vuoti, luci e ombre, linee e colori che il nostro occhio percepisce in collegamento.Quando gli elementi di una composizione sono collocati in modo ordinato e secondo un’esatta corrispondenza rispetto a un asse o a un punto (anche immaginari) si crea un’immagine simmetrica.La composizione simmetrica suggerisce: staticità, equilibrio, calma, assenza di movimento. Nella composizione asimmetrica non vi è un solo asse centrale, ma linee e andamenti diversi che rendono più libera e mossa l’immagine. La composizione asimmetrica suggerisce dinamismo, movimento, inquietudine"

L'attività educativa è pensata per le classi di I e II media a seconda dei prerequisiti che i discenti hanno maturato.

Per far comprendere meglio questo concetto e per avvicinare la classe all'arte contemporanea si può partire dal lavoro di Arman 

Arman
Arman

Arman
                                                                                       

Dopo aver fatto visionare agli studenti alcune opere di Arman e spiegato loro la poetica della sua ricerca artistica li si fa soffermare sulle diverse tipologie di strumenti musicali e sulle diverse tipologie di suoni  che possono emettere, generando così, a seconda del genere musicale in cui vengono utilizzati, diversi ritmi.

Uno strumento musicale dissezionato, frammentato e rotto può generare un ritmo? 
Se osserviamo i lavori dell'artista francese potremmo dire che il ritmo generato dagli strumenti non è più un ritmo musicale in senso stretto, ma un è un ritmo visivo che può avere la sua armonia, la propria musicalità pur non emettendo più nessun suono.

Agli allievi si fa così ricalcare una immagine di uno strumento musicale a loro scelta (chitarra, violino, viola, contrabbasso...) e glielo si fa riportare, mediante carta da lucido su dei cartoncini colorati. Questi potranno poi essere sezionati (ritagliati) e frammentati come nell'opera di Arman per poi essere riassemblati in molteplici ritmi visivi, nuovi, colorati, armonici o disarmonici.

Lo sfondo su cui collocare i ritagli dello strumento sezionato dovrà poi avere una precisa attenzione; si potrò far esaminare il lavoro di Matisse relativo alle carte ritagliate per far generare altrettanti ritmi di accompagnamento con pochissimi colori e con le forme ricavate dai ritagli.
Si insegnerà così agli allievi a non buttare via nulla e a far del riciclo creativo una propria forma di linguaggio.

Di seguito alcune tavole di Matisse per il libro "Jazz" ideato per l'editore francese Tèriade.




...
Un momento di un laboratorio ideato per il Dipartimento Educazione della Pinacoteca Agnelli "Ritagli di carta" realizzato durante la Fiera del Libro del 2012 presso il Lingotto Fiere

Alcuni ritagli di carte colorate (immagine tratta dal web)

Qui sotto alcuni lavori eseguiti da alcuni miei studenti di una I e II media







CC Didatticadellarte - Alessandro Fabbris 2015
                                                                                        


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