Ritmo!
Tra Matisse e Arman
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Ritmo, elaborato ispirato alle opere di Arman Elaborato eseguito a collage da una mia studentessa di II media |
Che cos'è un ritmo visivo e come possiamo realizzarlo?
Un aiuto ci viene fornito dalla musica, disciplina con cui si può svolgere questo laboratorio in maniera trasversale.
Anzitutto è bene chiarire subito che un ritmo è una successione di elementi visivi disposti in modi più o meno regolari.
A generare il ritmo è proprio l'alternanza tra elemento visivo e spazio vuoto, così come nella musica il ritmo si ha ponendo in successione un suono con una pausa, più o meno breve, o con un altro tipo di suono.
I ritmi che si possono generare nel linguaggio visivo sono molteplici. A tal proposito rimandiamo a questa scheda
"Il Ritmo in musica, nella poesia, nella danza è dato dal ripetersi regolare di un suono. Nel linguaggio visivo il ritmo è dato dal ripetersi di un elemento visivo che crea una sequenza di forme, pieni e vuoti, luci e ombre, linee e colori che il nostro occhio percepisce in collegamento.Quando gli elementi di una composizione sono collocati in modo ordinato e secondo un’esatta corrispondenza rispetto a un asse o a un punto (anche immaginari) si crea un’immagine simmetrica.La composizione simmetrica suggerisce: staticità, equilibrio, calma, assenza di movimento. Nella composizione asimmetrica non vi è un solo asse centrale, ma linee e andamenti diversi che rendono più libera e mossa l’immagine. La composizione asimmetrica suggerisce dinamismo, movimento, inquietudine"
L'attività educativa è pensata per le classi di I e II media a seconda dei prerequisiti che i discenti hanno maturato.
Per far comprendere meglio questo concetto e per avvicinare la classe all'arte contemporanea si può partire dal lavoro di Arman
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Arman |
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Dopo aver fatto visionare agli studenti alcune opere di Arman e spiegato loro la poetica della sua ricerca artistica li si fa soffermare sulle diverse tipologie di strumenti musicali e sulle diverse tipologie di suoni che possono emettere, generando così, a seconda del genere musicale in cui vengono utilizzati, diversi ritmi.
Uno strumento musicale dissezionato, frammentato e rotto può generare un ritmo?
Se osserviamo i lavori dell'artista francese potremmo dire che il ritmo generato dagli strumenti non è più un ritmo musicale in senso stretto, ma un è un ritmo visivo che può avere la sua armonia, la propria musicalità pur non emettendo più nessun suono.
Agli allievi si fa così ricalcare una immagine di uno strumento musicale a loro scelta (chitarra, violino, viola, contrabbasso...) e glielo si fa riportare, mediante carta da lucido su dei cartoncini colorati. Questi potranno poi essere sezionati (ritagliati) e frammentati come nell'opera di Arman per poi essere riassemblati in molteplici ritmi visivi, nuovi, colorati, armonici o disarmonici.
Lo sfondo su cui collocare i ritagli dello strumento sezionato dovrà poi avere una precisa attenzione; si potrò far esaminare il lavoro di Matisse relativo alle carte ritagliate per far generare altrettanti ritmi di accompagnamento con pochissimi colori e con le forme ricavate dai ritagli.
Si insegnerà così agli allievi a non buttare via nulla e a far del riciclo creativo una propria forma di linguaggio.
Di seguito alcune tavole di Matisse per il libro "Jazz" ideato per l'editore francese Tèriade.
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Un momento di un laboratorio ideato per il Dipartimento Educazione della Pinacoteca Agnelli "Ritagli di carta" realizzato durante la Fiera del Libro del 2012 presso il Lingotto Fiere |
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Alcuni ritagli di carte colorate (immagine tratta dal web)
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Qui sotto alcuni lavori eseguiti da alcuni miei studenti di una I e II media
CC Didatticadellarte - Alessandro Fabbris 2015